Cosa vedere

Chiesa di San Pietro in Vincoli

Dalla piazza principale "della libertà" dove si affaccia il municipio di Villar e fa bella mostra il busto di Giovanni Agnelli, seguendo la strada e le indicazioni per Pra Martino si sale alla bellissima e luminosa chiesa di San Pietro in Vincoli che domina la valle, dalla pianura pinerolese fino alle montagna del Sestriere


Villa Agnelli

Si trova in un bellissimo parco, che ospita rare piante ornamentali, ed è nelle vicinanze della Chiesa di San Pietro in Vincoli. Purtroppo non è visitabile salvo in rare circostanze; però lungo la via pedonale che costeggia la villa e raggiunge la Chiesa ne è possibile una parziale visione dall'esterno.

La facciata dell'edificio ricorda il castello di Madama Reale a Torino, ed è stato mantenuto tale fino ad oggi, nonostante alcuni interventi di ampliamento e restauro, oltre ai danni provocati dal bombardamento del 1944. All'interno della villa sono raccolte numerose preziosità, tra cui una famosa galleria cinese. L'enorme parco è un altro elemento che contraddistingue la tenuta: col tempo è stato sempre ampliato, soprattutto su volere delle donne della famiglia Agnelli, nel corso degli anni, ogni generazione ha lasciato un segno nel giardino, e le varie parti sono state mantenute intatte ancora oggi, che continua ad essere punto di svago e ritrovo per la più illustre famiglia italiana

Museo della Meccanica e del Cuscinetto

Un Museo unico nel suo genere, realizzato per documentare una parte importante di storia della Val Chisone. Si estende per ben 2200 mq e offre una panoramica sul mondo della meccanica di precisione e della fabbricazione del cuscinetto volvente.

Un percorso quanto mai interessante che, attraverso documenti, le prime macchine in legno, pezzi meccanici e ovviamente il cuscinetto, rappresentano oggi la memoria di una attività passata. La storia e l'evoluzione delle macchine utensili, degli strumenti di misura e del cuscinetto volvente raccontata attraverso pezzi e documenti originali, illustrazioni ed audiovisivi. In progetto un laboratorio didattico.

Rifugi antiaerei

Costruiti nel 1943 per proteggere il paese delle incursioni aeree alleate, possiedono cunicoli perfettamente conservati che si snodano per 730 metri. Grazie ad essi il grande bombardamento del 3 gennaio 1944, che distrusse lo stabilimento RIV, non causò vittime.

I rifugi antiaerei sono visitabili grazie alla proficua collaborazione tra il Comune di Villar Perosa e l’Associazione Culturale “Vivere le Alpi”

Parco del Bacino

Poco prima del centro abitato, svoltando a sinistra in direzione del torrente Chisone, ci si trova in questo bellissimo parco. E' un'area dove rilassarsi, leggere, correre, fare un pic-nic, pescare nel Bacino, o più in generale per organizzare una piacevole gita con la propria famiglia.

Nelle vicinanze dell'acqua crescono alberi che amano l'umidità: il salice bianco, il salice piangente, il pioppo e il frassino. Nella zona del torrente e del bacino prevalgono pioppi, salici e acacie.
Da qualche anno sono tornati a nidificare al bacino e lungo gli argini del torrente aironi e germani. Essi costruiscono il loro nido tra le canne, i rovi e le sterpaglie lasciate dal torrente in piena. Si nutrono di trote, di altre specie di pesci che i pescatori hanno immesso nel bacino, di rane, di insetti e larve.
In inverno, quando il bacino è ghiacciato, i germani emigrano lungo il torrente. Ci vivono anche minilepri e altre specie di animali.
In questo parco è possibile godere del verde circostante e, durante il periodo estivo del fresco, in particolare, la zona viene frequentata da numerosi amanti del jogging. Per chi desiderasse dedicare l'intera giornata all'aria aperta è presente una struttura attrezzata per i pic-nic, grazie alle griglie per preparare la carne alla brace.
Durante l'anno vengono svolte gare di pesca e manifestazioni di modellismo. Una volta all'anno vi si ritrovano i camperisti.

Chiesa di Sant'Aniceto

Risale al 1929 su progetto dell'architetto Charbonnet, voluta dal Senatore Giovanni Agnelli, per onorare la madre Aniceta Frisetti. Si trova al centro del villaggio operaio, in modo da creare, con la vicina fabbrica, un vero e proprio centro urbano nei pressi dello stabilimento


Villaggi Agnelli

Il villaggio operaio Giovanni Agnelli e il villaggio impiegati Edoardo Agnelli, entrambi voluti da Giovanni Agnelli, ma nati in due momenti diversi, sono ubicati di fronte all'ex stabilimento RIV.

Il primo villaggio nasce a partire dal 1915 e presenta una struttura a ventaglio, mentre, il secondo viene costruito alla fine degli anni '30, a ricordo del figlio Edoardo scomparso nel 1935 in un incidente aereo, a fianco di quello operaio.
Sono entrambi visitabili grazie alla proficua collaborazione tra il Comune di Villar Perosa e l’Associazione Culturale “Vivere le Alpi”

Miniera della Miandassa

Si trova nei pressi di Pra Martino e della borgata Miandassa, ed era utilizzata per l'estrazione della grafite. Fu aperta dalla ditta Baldracco a metà '800, e rimase attiva fino agli anni '60.

Il materiale veniva portato a valle con carriole e slitte, fino al silo della b.ta Cascinette, per proseguire su carri fino al mulino Baldracco, in via Nazionale. Dopo anni di abbandono totale è stata recuperata da alcuni borghigiani della Miandassa, in unione con la sede ADMO di Villar Perosa. Durante la festa estiva della borgata, a fine agosto, è possibile visitarla liberamente

Oasi Torrente Chisone

E' stata inaugurata nel mese di maggio 2008 e nasce da una collaborazione tra il Comune di Villar Perosa, l’Istituto Comprensivo F.Marro di Villar Perosa e il WWF sezione pinerolese

Il primo nucleo è nato su un terreno di trentacinquemila metri quadrati di proprietà della famiglia Agnelli concesso in comodato d’uso trentennale al comune di Villar Perosa, sulla riva del torrente Chisone. In seguito durante l’estate 2008 è stata fondata la –Associazione Oasi naturalistica torrente Chisone- alla quale è stato affidato il delicato compito di seguire e portare avanti nel tempo il progetto. All’interno della associazione sono presenti esperti e volontari.

Le Borgate

Il paese possiede ovviamente un centro "a fondovalle", ma anche molte Borgate più o meno estese, alcune ancora molto abitate. Raggiungibili in vari modi (consigliamo itinerari di trekking o mountain bike), o con brevi tragitti d'auto; rappresentano una fetta di storia importante di Villar Perosa, perchè nella loro diversità hanno tutte contribuito in modo decisivo allo sviluppo economico e sociale del paese.


La panchina gigante

Quella di Villar Perosa è la big bench numero 183 del circuito "Big Bench Community Project". E' molto bello raggiungerla a piedi o in bicicletta, attraverso una strada sterrata che si inoltra nel bosco. Il luogo è incantevole e con un panorama eccezionale, dal quale si può ammirare uno scorcio su buona parte della Val Chisone.

Si trova nei boschi, in zona Miandassa. E' raggiungibile a piedi dalla Borgata Miandassa (passando da Pra Martinio) o dalla Borgata Prietti (è indicata da un cartello all'inizio della strada sterrata, e la camminata per raggiungerla è di circa 20 minuti)

Mostra "L'avvocato e la sua Valle"

La famiglia Agnelli ha con Villar Perosa un legame indissolubile e l’amministrazione comunale proprio per sottolineare questo consolidato rapporto di affetto ha allestito nel centro polivalente "Una Finestra sulle Valli" questa importante mostra fotografica.

Parco pubblico "Giovanni Agnelli"

L'area donata dal senatore Gianni Agnelli al Comune di Villar Perosa è stata progettata dall'arch. Paolo Pejrone, allievo di Russell Page. L'architetto piemontese ha progettato diversi tra i più bei giardini al mondo, partendo sempre dal principio che "le piante sono sempre più importanti del disegno". Il parco, incluso nel più ampio parco urbano sportivo, è il luogo ideale per lunghe passeggiate, rilassanti letture o semplicemente per tranquilli momenti a contatto con la natura.

Pannelli artistici

In totale sono 29 e raccontano i luoghi più belli rappresentativi di Villar Perosa. Si trovano in Via Nazionale, lungo la pista ciclabile, tra il Museo del Cuscinetto e i campi da tennis. Circa la metà sono stati realizzati dagli studenti del Liceo Artistico di Pinerolo. Sono stati inaugurati in concomitanza con la lapide dedicata ai Caduti, affissa sullo stesso muro e restaurata dal Gruppo Alpini di Villar Perosa.